Biblioteca Emidio Bianchi
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Mattino: dal martedì al sabato (9.30 - 12.30) Pomeriggio: dal martedì al venerdì (15.30 - 19.00)
La storia della Biblioteca Comunale di Filottrano affonda le sue radici nel 1979, anno in cui l’amministrazione guidata dal sindaco Isidoro Carancini approva il primo Regolamento che ne sancisce l’istituzione formale. Tuttavia, è il 1987 a rappresentare il vero anno di fondazione: sotto la guida del sindaco Dario Pasquini, la biblioteca inizia a strutturarsi come servizio pubblico vero e proprio, con la nomina di un direttore e una sede autonoma.
Su proposta dello studioso Mario Filippi, profondo conoscitore della storia locale, la biblioteca viene intitolata a don Emidio Bianchi (1835–1890), sacerdote, storico e docente di latino e greco nei collegi di Foligno, Treia e Osimo, nonché insegnante nelle scuole di Filottrano e direttore scolastico.
Fino a quel momento, la biblioteca era attiva come piccolo centro di lettura: dal 1971 al 1977 era ospitata a Palazzo Perozzi, poi nella Sala Giunta (nota anche come Sala Rossa) del Comune, dal 1977 al 1987. Con la nascita ufficiale, trova casa presso Palazzo Rondini, trasformandosi in una vera biblioteca civica aperta al pubblico.
Nel 2002, durante il mandato del sindaco Ivana Ballante, la biblioteca si trasferisce nei locali dell’ex stabilimento Orland, dove si trova tuttora. L’attuale amministrazione, guidata da Lauretta Giulioni, ha avviato un importante progetto di rilancio, con l’obiettivo di trasferire la biblioteca nel restaurato ex convento di San Francesco, già sede delle scuole elementari e medie.
Negli anni, il patrimonio librario è cresciuto in modo significativo anche grazie a generose donazioni da parte di cittadini. Nel 1977 si contavano appena 287 volumi, consultabili solo in sede; nel 1987 erano già 2.434; oggi si sfiorano i 20.000 titoli. L’offerta spazia dalla narrativa alla saggistica, dalla storia locale ai grandi classici e ai bestseller contemporanei.
Tra i fondi più preziosi figura il lascito Perozzi, con 1.816 volumi in eccellente stato di conservazione, tra cui 714 opere stampate prima del 1830. Di particolare rilievo una copia del Corpus Iuris Canonici Liber Sextus (1509), donata da Carla Merlini Corallini: una raccolta di norme di diritto canonico emanate da Bonifacio VIII nel 1298.
La biblioteca vanta anche una curata sezione dedicata alla storia locale, che comprende tra l’altro la prima opera mai scritta su Filottrano: le Memorie istoriche di Monte Filottrano di Silvestro Rondini, pubblicata nel 1794 e inserita nella collana “Antichità Picene”.
Grande attenzione è riservata anche ai più giovani: lo spazio ragazzi, allestito con tappeti e tavolini a misura di bambino, offre una selezione ricchissima che va da Geronimo Stilton a Harry Potter, fino ai Diari di una schiappa, rendendo la lettura un’esperienza divertente e inclusiva