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Filottrano: Città dell’eleganza

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Borghi Arte e Cultura

Filottrano: Città dell’eleganza

Tra campi di grano e di girasoli distesa tra le dolci colline del Conero sorge Filottrano, città della sartoria.
Filottrano: Città dell’eleganza
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Ufficio Cultura, Sport, Turismo, Pubblica Istruzione Gli orari di apertura sono: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11:00 alle 13:00. Invece, martedì e giovedì l'orario è spezzato, con apertura dalle 11:00 alle 13:00 e poi di nuovo dalle 17:00 alle 18:50.

Filottrano è un borgo collinare situato nell’entroterra marchigiano, ricco di storia e tradizioni. Le sue origini risalgono all’Alto Medioevo, sebbene il territorio fosse abitato già in epoche molto più antiche. Testimonianze archeologiche, rinvenute nelle località di Ripabianca, ai confini con Osimo, e Codarda, vicino al fiume Musone nei pressi di Cingoli, attestano la presenza di una civiltà capannicola risalente al III millennio a.C.

Il centro abitato conserva ancora oggi tracce del suo passato medievale, come i resti delle antiche mura e la chiesa dell’Assunta, risalente al XVII secolo, oltre alla parrocchiale del Settecento. Il folklore locale è strettamente legato alla vita contadina e alle tradizioni popolari, tramandate nel tempo attraverso danze e canti tipici. Un simbolo della cultura e dell’artigianato del territorio è il Museo del biroccio marchigiano, ospitato nel Palazzo Spada Lavinj, oggi Beltrami-Luchetti, che accoglie anche il Museo Beltrami, con una raccolta di manufatti provenienti da Nord e Centro America.

L’economia della città è sostenuta principalmente dal settore dell’abbigliamento, con una forte presenza dell’industria e dell’artigianato tessile. Per valorizzare sia l’arte decorativa dei birocci, unica in Italia, sia la tradizione sartoriale del paese, è nato il progetto “Filottrano Arte 2000. Storia e modernità dal Biroccio alla Moda”, primo nucleo di quello che diventerà il Museo del Territorio.

Filottrano è anche un luogo della memoria: durante la Seconda Guerra Mondiale fu teatro di violenti combattimenti tra le truppe tedesche e il Corpo Nazionale di Liberazione, affiancato dai soldati polacchi. A ricordo di questi eventi è stata allestita una mostra permanente di cimeli bellici, affiancata dal Memorial della battaglia di Filottrano.

Una manifestazione di grande richiamo è la Contesa dello Stivale, una rievocazione storica che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto da oltre trent’anni. L’evento prevede spettacoli itineranti con musicisti e giullari medievali, un grande corteo in costume e giochi storici che animano le vie del paese.

Galleria immagini

Torre civica
Municipio Facciata
Piazza Mazzini (Filottrano)
Porta Nuova

Media

FILOTTRANO VA DI MODA

Archivio Multimediale

Mappa della città di Filottrano
Licenza: Creative Commons (CC 4.0 International)
Crediti: COMUNE DI FILOTTRANO

Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Filottrano) li 17/03/2025

Preistoria

La presenza dell'uomo nell'Eneolitico è largamente testimoniata da numerosi reperti archeologici emersi nel villaggio Capannilico sito nella zona di Ripabianca di Santa Paolina, nell'ultima collinetta nella sponda destra del Musone, prima del suo sbocco in pianura.

Dai Piceni all'Impero Romano

Successivamente, nel VI secolo a.C., i Galli Senoni si stanziarono perfino a Santa Paolina, ove venne rinvenuto un importantissimo sepolcreto, tra i più interessanti d'Italia. Le usanze, i costumi e tutto ciò che riguarda la cultura dei Galli sono descritte da Giulio Cesare nei suoi Commentarii de bello civili, in cui talvolta la narrazione degli eventi bellici lascia spazio a veri e propri "excursus etnografici" sul modello dei più grandi storici dell'antichità, quali Erodoto e Tucidide. In epoca romana, venne costruita la colonia di Veragra presso l'attuale Fratte, ma l'insediamento venne saccheggiato e distrutto nel 568 d.C. dagli ostrogoti.

Medioevo

Le prime fonti certe sulla fondazione di Filottrano risalgono al 1187 per opera di Papa Gregorio VIII, le quali danno la certezza di una reale esistenza già in quegli anni di Filottrano. Etimologicamente "Filottrano" è la sintesi della formula "Mons Philiorum Optrani", Monte dei figli di Ottrano, che la leggenda vuole sia il fondatore longobardo della città. I filottranesi nel Dopoguerra eressero una statua in suo onore che posero nella piazza principale, Piazza Mazzini. In principio Montefilottrano era solo un piccolo oppidum, che fu con i secoli ingrandito sempre più. Nel corso dell'Alto prima e del Basso medioevo poi le abitazioni cittadine e le fortificazioni vengono ampliate, si notino al riguardo le mura castellane del XIV secolo circa. In quel tempo l'economia si basava sull'agricoltura, come dimostra le fitte rete di grotte sotto il paese, la quale serviva per tenere le provviste in tempo di carestia, di guerra o di particolare siccità. Le grotte non sono visitabili, sebbene in alcuni locali si può vedere il punto in cui si entrava. Sempre in epoca medievale Filottrano venne coinvolta nello scontro tra Guelfi e Ghibellini e per ragioni sia di confine che di interessi politico-religiosi alle vicine Cingoli (Cingulum) e Osimo (Auximum), come attesta la famosa festa medievale dello "Stivale", che fa rivivere l'atmosfera molto suggestiva e affascinante di quei tempi.

Di notevole importanza è il grande monastero di Storaco (XII-XIII secolo, ma forse i primi insediamenti risalgono a sei secoli prima), oggi non più esistente, ma fonti confermano che per le popolazioni limitrofe era un importante punto di pellegrinaggio. La leggenda vuole che il castello e il monastero siano stati abbattuti per ricavarne i mattoni necessari alla costruzione del paese. A causa di eventi bellici la chiesa restante è stata in parte danneggiata e oggi è stata completamente abbandonata, trascurandone il valore storico e artistico. Montefilottrano era circondato da molti altri "castelli", che da autonomi passarono sotto la soggezione del castrum più grande per importanza e per la favorevole posizione più elevata.

Epoca moderna

Notevole importanza strategica ricopre la posizione in cui il paese si trova, tanto che fu un caposaldo che permise la risalita degli Alleati verso la liberazione del Centro e Nord Italia. Infatti tra il 1º e il 9 luglio 1944 vi combatté il "Nembo" nella Battaglia di Filottrano, che indubbiamente fu una delle più eccellenti operazioni del Corpo Italiano di Liberazione ad è ancora viva nella mente degli abitanti. Con il primo dopoguerra e l'età del benessere il paese crebbe sotto ogni punto di vista: da quello demografico a quello economico.

Di Filottrano è originaria la famiglia del poeta forlivese Aldo Spallicci.

Tesori di storia e arte: i luoghi che raccontano l’anima di Filottrano

Architetture religiose

  • Collegiata di Santa Maria Assunta [Edificio costruito nel XVIII secolo su una chiesa precedente del XIV secolo.]
  • Chiesa di San Francesco [Risalente al XVI secolo]
  • Chiesa delle Stimmate [devozione popolare per il Crocefisso settecentesco considerato miracoloso.]
  • Chiesa di San Cristoforo [L'edificio conserva affreschi quattrocenteschi]
  • Chiesa di San Michele Arcangelo [(XVIII secolo): in restauro. La chiesa ha una facciata seicentesca.]
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli [(XVIII secolo): esposizione permanente di statuine del presepe del Novecento leccese.]
  • Chiesa di Santa Maria di Tornazzano [Con affreschi di scuola marchigiana del Quattrocento.]
  • Chiesa di Santa Maria di Storaco [(IX secolo - XVI secolo): cadente]

Architetture civili

  • Palazzo comunale [Edificio in stile rinascimentale eretto a partire dal XVI secolo. La facciata venne compiuta nel XIX secolo.]
  • Palazzo Accorretti [presenta degli interessanti cicli pittorici di fine XVIII secolo al piano terreno e nobile.]
  • Biblioteca Emidio Bianchi [Complesso seicentesco con elegante portone in legno intagliato.]
  • Scalinata detta la Porticella
  • Villa Carradori o Centofinestre [In stile neoclassico ha il giardino di verzura tra i più grandi della regione Marche.]

Arte contemporanea

  • Teatro Torquis, opera dell'architetto Cristiano Toraldo di Francia
  • "Lafabbrica" - spazio giovani.
  • Villa Spada: location del film "Il giovane favoloso" (2014) di Mario Martone.

Cultura

  • Biblioteca civica "Emidio Bianchi":  [Comprende l'archivio storico comunale.]
  • Museo della civiltà contadina: [ha una raccolta privata di oggetti tipici della civiltà agreste marchigiana]
  • Museo Costantino Beltrami: [raccoglie oggetti e carteggi dell'esploratore.]
  • Museo del Biroccio [comprende una raccolta di attrezzi di lavoro, carri agricoli marchigiani, gioghi intagliati,]
  • Museo della macchina da cucire.
  • Museo della battaglia: raccoglie armi, munizionamento, divise, oggettistica, foto.

SARTORIE

Filottrano è “un paese alla moda”, perché da oltre cinquant’anni è un importante polo tessile di alta qualità artigianale.

Grandi nomi e brand internazionali che collaborano con le sartorie filottranesi per realizzare tanti capi: alta classe, casual, eleganti e su misura.

Il pioniere fu nel 1950 Franco Carbonari. lo seguirono successivamente la famiglia Girombelli. Attualmente i nomi di spicco nella sartoria sono la famiglia Canali, i fratelli Lardini, i Tamantini e Baleani.

La città offre ben 14 spacci aziendali sartoriali dove acquistare ottimi capi artigianali e per i più curiosi o appassionati dal 2017 si può visitare il museo delle Macchine per cucire, una vasta collezione di macchine per cucire di varie epoche

Michele Scarponi

Michele Scarponi, soprannominato “l’Aquila di Filottrano” è stato un grande ciclista marchigiano, che dall’età di 8 anni non lasciò mai la sua bici fino alla morte nel 2017, a causa di un incidente stradale.

Nel corso della sua carriera ha ottenuto molte vittorie e riconoscimenti nazionali ed internazionali, partecipò a diverse gare in giro per il mondo: Giro d’Italia, Vuelta d’Espana, Costa degli Etruschi, Tour de France e tante altre competizioni che lo hanno visto protagonista.

In ricordo di Michele Scarponi è stata istituita “La Fondazione Michele Scarponi” per la sicurezza di tutti sulla strada con lo scopo di educare al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro

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