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Abbazia di Santa Maria di Storaco

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Abbazia di Santa Maria di Storaco

La Chiesa di Santa Maria di Storaco è un luogo di culto situato nella frazione di Storaco Questo tempio è noto per essere meta di pellegrinaggi, poiché conserva un'immagine miracolosa della Madonna con Gesù Bambino risalente al XV secolo e la pietra sulla quale, secondo la tradizione, si sarebbe seduto San Rocco
Abbazia di Santa Maria di Storaco

Dettagli

VIA Storaco nc
Chiuso




Per saperne di più :

L’abbazia di Santa Maria di Storaco sorgeva su una collina a nord-ovest di Filottrano, nei pressi del vicino castello di Storaco. Fu eretta nell’XI secolo ma fu distrutta insieme al castello a cavallo dei secoli XII-XIII e al suo posto fu eretta un’edicola semicircolare in muratura dedicata alla Vergine Maria. Fu ampliata nel 1573 e nel 1595, a causa del crescente numero dei credenti che vi si recavano, inglobando l’antica edicola, situata dietro l’altare maggiore.

La chiesa attuale è stata chiusa al culto dal 1986 e la statua lignea della venerata Vergine di Storaco si trova oggi nella vicina chiesa di Sant’Ignazio di Lojola.

Anni fa la località di Storaco era la sede di belle feste popolari, ora con la chiesa pericolante sono state spostate in altre frazioni della città.

 

 

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Immagine della destinazione
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Da Santuari e Miracoli

Immerso nelle dolci colline marchigiane, nei pressi di Filottrano (AN), il Santuario di Santa Maria di Storaco custodisce una storia secolare di fede, arte e devozione popolare. Sebbene attualmente chiuso al pubblico a causa della sua ubicazione su un terreno instabile, il santuario continua a esercitare un fascino particolare, invitando alla scoperta del suo ricco passato e delle sue preziose testimonianze artistiche.

Un Viaggio Attraverso la Storia

Le origini di Storaco si perdono nella notte dei tempi, con notizie che risalgono addirittura all’VIII secolo. Il castello di Storaco, un tempo municipalità autonoma, fu più volte teatro di conflitti nel corso del XIII secolo, subendo distruzioni e ricostruzioni. Anche l’abbazia benedettina, fiorente centro religioso fin dal XII secolo, condivise le sorti del castello. Celebre per aver ospitato San Bonfiglio da Osimo, l’abbazia decadde fino a ridursi a ruderi nel 1260.

Nel 1271, i Canonici Regolari presero il posto dei benedettini, rimanendo a Storaco fino al 1300. Da un documento del 1351 si apprende della raccolta di fondi per la costruzione della “Chiesa di S. Maria nuova di Storaco”, ricostruita inglobando l’abside dell’edificio preesistente (risalente al 1271). La crescente venerazione verso l’immagine sacra portò a successivi ampliamenti della chiesa nel 1573 e nel 1595.

L’Architettura e i Tesori Nascosti

La chiesa, a croce latina, è il risultato di successive ricostruzioni e ampliamenti. Dell’edificio originario del 1271 rimane oggi l’abside, sapientemente integrata nella struttura successiva, che testimonia la lunga storia del luogo sacro.

Il cuore del santuario era rappresentato dalla statua lignea dorata raffigurante la Vergine seduta con il Bambino benedicente, risalente probabilmente al XIV-XV secolo. Questa preziosa scultura, simbolo di fede e speranza per generazioni di fedeli, è attualmente custodita nella chiesa parrocchiale di S. Ignazio a causa della chiusura del santuario nel 1986.

San Bonfiglio da Osimo: Un Eremita di Profonda Devozione

La figura di San Bonfiglio da Osimo è strettamente legata alla storia del santuario di Storaco. Nato a Osimo nel XII secolo, Bonfiglio abbracciò la vita eremitica e trascorse diversi anni nell’abbazia benedettina di Storaco, dedicandosi alla preghiera e alla penitenza. La sua profonda spiritualità e il suo esempio di vita austera attirarono numerosi seguaci e contribuirono a rendere Storaco un importante centro di spiritualità. Canonizzato nel XIII secolo, San Bonfiglio è ancora oggi venerato come patrono di Osimo e protettore dei pellegrini.

Un Santuario da (Ri)scoprire: Tra Fede e Avventura

Nonostante la chiusura, il Santuario di Santa Maria di Storaco continua a esercitare un forte richiamo. La sua storia millenaria, l’importanza della figura di San Bonfiglio e la bellezza della statua della Vergine rendono questo luogo un tesoro da preservare e valorizzare.

Per i più avventurosi, è possibile intraprendere un’esplorazione esterna del santuario (sempre nel rispetto delle normative di sicurezza e dei divieti di accesso). Ammirare l’architettura esterna, immaginare la vita monastica che un tempo animava questi luoghi e contemplare il paesaggio circostante può essere un’esperienza suggestiva e ricca di significato. Si consiglia di informarsi preventivamente sulle condizioni del sito e di contattare le autorità locali per eventuali permessi o visite guidate.

Ex Voto Perduti: Un Testimonianza di Grazia Ricevuta

Un tempo, le pareti del santuario erano ricoperte di ex voto, offerte votive donate dai fedeli in segno di gratitudine per le grazie ricevute. Purtroppo, la maggior parte di questi oggetti di oreficeria e di altro genere è andata perduta nel tempo. La loro scomparsa rappresenta una perdita irreparabile per la memoria storica e devozionale del santuario, privandoci di preziose testimonianze della fede e della speranza che animavano i pellegrini di Storaco.