Lo stesso Glauco Luchetti Gentiloni ha progettato la nuova “Contesa” nel 1979 affidando la realizzazione della prima avvenuta il 10 agosto 1980 all’estro di un manipolo di motivati organizzatori raggruppati sotto il nome di “Società dello Stivale”.
In un giorno di festa, un corteo costituito dai Gruppi in costume delle contrade, percorrerà le vie cittadine, trascinando il carro con il fantoccio di paglia fino al centro della piazza comunale. Nella serata la manifestazione si svolgerà in presenza della cittadinanza, delle autorità locali e quelle di Osimo invitate per l’occasione.
Contesa dello Stivale
Dettagli
La Contesa dello Stivale è una rievocazione storica che si tiene ogni anno.
Questo evento pittoresco e suggestivo celebra un’antica leggenda locale e richiama un’atmosfera medievale con cortei, sfide tra contrade, costumi d’epoca e spettacoli.
Origine del nome
Il nome “Contesa dello Stivale” deriva da una gara cavalleresca nella quale i contendenti delle contrade si sfidano per conquistare uno stivale, simbolo della vittoria e del prestigio. Secondo la leggenda, durante una battaglia tra le truppe di Filottrano e quelle di un condottiero nemico, uno stivale fu sottratto come trofeo. Da lì nacque la tradizione della contesa.
Elementi principali dell’evento
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Corteo storico con centinaia di figuranti in abiti medievali
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Giostra dello Stivale, una gara tra cavalieri delle contrade
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Sbandieratori, tamburini e spettacoli teatrali
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Mercatini medievali e stand gastronomici con prodotti tipici
Le contrade
Filottrano è divisa in sette contrade che si sfidano per la conquista dello stivale:
- Marina
- Monti
- Montoro
- Storaco
- Torre
- S. Biagio
- Stimmate
Quando i continui scontri di confine turbavano i rapporti tra Filottrano e Osimo; nel corso di una spedizione punitiva in cui gli osimani catturarono cavalli e buoi facendo molti prigionieri, i filottranesi riuscirono a catturare un soldato nemico, che fuggendo lasciò nelle loro mani lo stivale per il quale era trattenuto. Lo stivale divenne così il simbolo della rivalsa sugli osimani e ogni anno i giovani del posto portavano in giro per le vie del paese un fantoccio di paglia che calzava lo storico stivale, che poi veniva bruciato fra lazzi e sberleffi; la tradizione fu sospesa dopo alcuni anni, finché nel 1979 la “Società dello Stivale” decise di dar vita alla prima rievocazione storica della Contesa.
L'idea di Glauco Luchetti Gentiloni
Le motivazioni alla base della rievocazione (con i quali nella riformanza del 24 novembre 1468 è scritto che “gli uomini di Montefilottrano hanno deciso di vivere in pace”) persero la forte spinta iniziale al punto da affievolirsi nella memoria storica filottranese divenuta lotofaga nei confronti della “contesa”.
Ma il sangue non è acqua. E quello blu che scorre nelle vene dell’Ing. Conte Glauco Luchetti Gentiloni, ha fatto riaccendere la passione per una rievocazione storica in cui,vero o non vero, coinvolti sono stati i suoi antenati: i discendenti di Metonio, da cui hanno avuto origine i “Gentiloni” di Filottrano.
Così le sette contrade si contenderanno in una corsa a staffetta il privilegio di incendiare il fantoccio con la torcia che gli atleti si passeranno nella gara. Dopo il rogo per eliminare dalla ricostruzione ogni carattere di animosità, il rappresentante di Filottrano leggerà al rappresentante di Osimo un messaggio di amicizia tratto dalla riformanza del 24 novembre 1468. Seguiranno poi una bicchierata generale e la consegna dello Stivale di bronzo alla contrada vincente.
Il progetto di Luchetti Gentiloni è corredato da una serie di tavole in cui sono indicati:
- Il percorso del corteo e della staffetta;
- Particoalri del fantoccio e del carro;
- I bozzetti del manifesto e della pergamena.
Completano lo studio che l’autore dedica “per Filottrano – sempre” , il regolamento della contesa la descrizione delle contrade e le disposizioni, i percorsi, le modalità ed i tempi della sfilata del corteo storico.
Dame e cavalieri, popolane e signori, donzelle e paggi, militari e dignitari debbono molto ai costumi di Tina Tittarelli se per un meriggio d’estate riescono ad evadere dalla vita di tutti i giorni sentendosi attori in un set quasi cinematografico che in ogni edizione diviene una riscoperta. Anche il prendere coscienza che quella fierezza assunta in ogni “contesa” non sia di posa ma autentica perchè derivante da un illustre passato, fatto di morti e di risurrezioni, è l’elemento principale per la gente per continuare a sorprendere l’ammirazione degli spettatori che salgono sul castello. Il Gonfalone e le insegne osimani nonchè le sue scorte s’incardinano nel corteo storico, a vista controllati dagli alabardieri e cannonieri, che li precedono e dagli armigeri ed arcieri di San Michele che li seguono.
Mentre chiarine e tamburi sono deputati ai suoni del corteo, agli sbandieratori che precedono il “Fantoccio”- issato su di un carro trainato dalla pazienza del cavallo e del suo palafreniere.
L’ordine e la coreografia del corteo sono affidati al Capitano del Popolo, deus ex macchina della manifestazione, la cui fetta di gloria deve contendersela con il Mastro della Contesa che dirige la staffetta e le contrade elemento portante dell’intera rievocazione storica.
La Contesa dello Stivale a Filottrano offre diverse attrazioni principali che combinano storia, leggenda e divertimento. Ecco alcune delle principali attrazioni dell'evento:
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Corteo Storico: Un imponente corteo con oltre 500 figuranti in costume che sfilano per le vie del centro storico, accompagnati da suonatori di chiarina e tamburi, sbandieratori, e rappresentanti delle contrade e delle città gemellate.
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Giochi Medievali: Sono previsti giochi come la corsa delle oche, la corsa coi sacchi, la corsa a tre gambe, il lancio delle uova, il tiro alla fune, e la corsa sui trampoli.
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Accampamento degli Armati: Nel pomeriggio di sabato, si allestisce l'accampamento del gruppo armati della Società dello Stivale con sessioni di tiro con l'arco.
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Corteo della Minicontesa e Contesa Juniores: Eventi dedicati ai più giovani, con cortei e competizioni specifiche per i bambini.
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Corsa a Staffetta: La corsa finale tra le contrade, dove ogni squadra deve portare una torcia accesa senza spegnerla. La contrada vincitrice incendia il fantoccio di paglia che rappresenta il cavaliere osimano.
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Mercatini Medievali e Taverne: Offrono piatti tipici locali e prodotti artigianali, creando un'atmosfera medievale completa.
I personaggi principali della Contesa dello Stivale sono legati alla storia e alla rievocazione storica dell'evento. Ecco alcuni dei personaggi chiave:
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Il Soldato Osimano: Un soldato osimano che, durante una spedizione punitiva nel XV secolo, lasciò uno stivale mentre fuggiva. Questo stivale divenne il simbolo della rivalsa dei filottranesi sugli osimani.
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Il Fantoccio di Paglia: Un fantoccio di paglia che indossa lo stivale e rappresenta il soldato osimano. Questo fantoccio viene portato in giro per il paese e bruciato alla fine della rievocazione come parte della tradizione.
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Il Capitano del Popolo: Un personaggio che viene investito durante la rievocazione e rappresenta l'autorità locale. Partecipa al corteo storico insieme ad altri figuranti.
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Dame e Cavalieri: Figuranti che rappresentano la nobiltà del tempo, partecipando al corteo storico con costumi d'epoca.
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Popolani e Militari: Altri figuranti che impersonano i cittadini comuni e i militari dell'epoca, aggiungendo realismo alla rievocazione.
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Sbandieratori: Un gruppo che esegue coreografie con bandiere, rappresentando una tradizione medievale di comunicazione strategica.
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Cannonieri e Balestrieri: Gruppi che simulano duelli medievali e utilizzano armi ricostruite come cannoni e balestre.
















